giovedì 4 giugno 2015

Guarnitura, Catena e Pignone Fisso



La guarnitura è l'insieme di corona e pedivelle. Determinante in termini di rapporto, solitamente monta una corona da 46 denti. Le dimensioni della corona influiscono direttamente sulla forza da esercitare in partenza, e sulla velocità massima raggiungibile. Aumentando i denti andremo ad aumentare la forza necessaria a ripartire, diminuendo renderemo il mezzo più leggero ma diminuiremo la velocità massima.
A parità di velocità ci ritroveremo a fare più o meno pedalate. Con più denti partiremo con più fatica ma in velocità serviranno meno pedalate. Viceversa con meno denti.
La guarnitura è collegata alla Fixed tramite il movimento centrale, un perno che passa da parte a parte alloggiato in due cuscinetti. Questo permette alle pedivelle di girare sul proprio asse.
Inutile dire che aumentando la qualità del movimento centrale aumenta la resa della pedalata.









La Catena trasmette l'energia della pedalata alla ruota, ma con le Fixed la ritrasmette dalla ruota ai pedali. Si viene a creare così quello che in gergo viene chiamato effetto volano. I benefici di questa peculiarità sono immensi, primo tra tutti il fatto di avere i pedali lanciati in corsa dalla ruota posteriore, quindi più potenza con meno sforzo ad ogni affondo!
Esistono varie catene per singlespeed, differiscono nella forma e nel colore variando, in base al tipo, la scorrevolezza della trasmissione.
Personalmente preferisco le catene più robuste, un' ottima soluzione è la catena a mezza maglia, normalmente usata sulle BMX. Ma anche qui ognuno ha la propria preferenza.








Nel caso abbiate scelto un telaio con i Forcellini dritti, non potete non montare i Tendicatena.
Abbiamo parlato di energia trasmessa dalla catena, ma se la catena non è tesa correttamente si verificherà un ritardo nella trasmissione di questa energia. Inoltre una catena non tesa aumenta il rischio di caduta della stessa dalla corona o dal pignone... siete in fissa... se va bene avete il freno davanti e potete rallentare in qualche modo, ma per chi gira senza freni ( Brakeless)... sono guai!
Il Pignone Fisso esercita una forza enorme sulla ruota, skiddare e accelerare brutalmente porta la ruota ad avvicinarsi ,minimamente, al telaio. Questo movimento seppur minimo provoca l'allentamento della catena.
Qui entra in gioco il Tendicatena.
Un anello con un'appendice filettata, una piastrina sagomata e un dado. L'anello viene infilato nel perno della ruota montata, a seguire si chiude con il normale bullone della ruota. Si infila la piastra sagomata nell'appendice (rivolta verso il retro della bici) appoggiandola al forcellino del telaio. A questo punto si avvita il dado in battuta sulla piastra. Si monta un Tendicatena per lato,e avvitando da un lato e dall'altro si porterà in tensione la catena, a quel punto si serrano i dadi della ruota.
Questo sistema permette di mantenere e regolare finemente la tensione della catena.











Il pignone è il cuore del Fixed. E' una corona dentata, filettata al centro, che si avvita al mozzo della ruota. Avvitato contro il pignone troviamo una ghiera che funziona da controdado, così evita che il pignone si sviti, visto che può lavorare sia in avanti che indietro.
L'operazione di montaggio deve essere eseguita da una persona esperta! Serve un attrezzo apposito, e soprattutto si rischia seriamente di sfilettare il mozzo, sia avvitandolo storto che avvitandolo poco, portando il controdado a svitarsi , schiacciando così la filettatura del mozzo (che a quel punto possiamo buttare via)

Il numero di denti Influisce pesantemente sulla forza da esercitare in partenza e sulla velocità massima raggiungibile. Aumentando i denti andremo a diminuire la forza da esercitare per ripartire, diminuendo renderemo il mezzo più pesante aumentando la velocità massima.
Il rapporto più comune è il 46/18 , dove 46 fa riferimento ai denti della corona e 18 a quelli del pignone.
Vi consiglio caldamente di scalare i denti uno alla volta, dando il tempo alle vostre gambe di abituarsi. Un rapporto più pesante è si più difficile da far partire ma deve essere anche mantenuto durante la marcia, quindi la gamba dovrà abituarsi non solo allo strappo iniziale, ma anche al mantenimento dello sforzo (comunque minore di quello della partenza).









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