Il Telaio è la bicicletta.
Acciaio , alluminio, carbonio in decine di geometrie.
Convertita, è il nome che
si da alle Scattofisso ricavate da vecchie biciclette da corsa. Il
più delle volte in acciaio, ma si trova qualcosa anche in tubi di
alluminio. Scelta obbligata per gli amanti delle vecchie linee e
dell'eccellenza della fattura di una volta. La ricchezza dei dettagli
di queste biciclette le rende a volte rare e costose. Modelli fuori
produzione, arrivati a giorni nostri dopo migliaia di km, in
condizioni impeccabili.
Effettivamente non li fanno
più i telai come una volta...
La prima cosa da verificare
è che i forcellini abbiano almeno 2/3 cm di corsa per il corretto
tensionamento della catena. Successivamente si potranno smontare
tutti i componenti. Normalmente ,se di proprio gusto, si riesce a
mantenere Manubrio, Pipa, Ruota e freno anteriore, tubo Reggisella e
Sella.
Guarnitura, Movimento
centrale e Ruota posteriore con pignone fisso dovranno essere montati
successivamente.
Sicuramente affascinanti e
molto stilose, le si trova solitamente in buone condizioni estetiche,
più saranno blasonate e particolari più salirà il prezzo...ma
saranno comunque pezzi rari, più esclusivo di così...
In commercio troviamo
tranquillamente telai in acciaio e alluminio con geometrie uguali a
quelle dei vecchi telai da corsa, spesso di fascia medio-bassa e con
i forcellini dritti tipo pista. La qualità dei tubi ed il metodo di
saldatura non sono al pari dei “nonni”, ma sono sicuramente
adatti ad un utilizzo urbano.
Alcune case ciclistiche
offrono prodotti di fascia medio-alta, per chi vuole un telaio
classico ma con materiali di qualità.
Il telaio tipo Pista ha
geometrie decisamente accattivanti. Moderno, teso, incazzato,
ciclisticamente più compatto dei telai da corsa. Molto più leggero
della Convertita, è caratterizzato da un'impostazione di guida più
nervosa.
I più hanno il tubo, che va
dalla guarnitura alla forcella, piatto e alto, montano forcelle
dritte anch'esse più larghe e piatte. Questi telai hanno riscosso un
tale successo che ormai tutte le più grandi case ciclistiche
producono almeno un modello destinato allo Scattofisso urbano.
Anche per il Telaio vale il
discorso dell'utilizzo per cui è stato concepito. Usare in città un
telaio pista in carbonio super leggero, rigido e concepito per fondi
lisci, è una scelta molto discutibile vista la natura del fondo
urbano. Rigidità, geometrie sollecitazioni sopportabili non sono
state tarate per pavè, buche e gradini.
Il peso del Telaio di fascia
medio-bassa non è molto allettante, ma offre una resistenza
superiore. E' il meno rigido dei tre e solitamente, essendo il più
economico, si inizia tutti così. Bisogna prestare molta attenzione
alle dimensioni del telaio, più grande o più piccolo rende la
pedalata meno efficace oltre costringere ad assumere posizioni
innaturali. Le differenze di taglia possono essere corrette spostando
avanti/indietro la sella o allungando/accorciando la pipa, ma in
questo caso riusciremo a colmare differenze comunque minime.
I telai più corsaioli sono
più “sdraiati”, l'asse verticale del mozzo posteriore è più
lontano dalla sella , hanno un aspetto più basso e piatto degli
altri. I telai compatti hanno il mozzo più vicino e solitamente
montano forcelle dritte, appaiono più corti alti e compatti degli
altri.
Ci sono differenze
sostanziali in termini adattabilità dei telai, non tutti infatti
possono essere utilizzati con un pignone fisso.
Sulle Fixed la catena deve
rimanere sempre ben in tiro, questo pone un limite ai telai
utilizzabili.
Sicuramente i telai da corsa
con i forcellini posteriori dritti e verticali non sono adatti,
tranne nel caso in cui azzeccassimo il rapporto giusto (numero di
denti di pignone e corona). Il rapporto determina la lunghezza della
catena. Ci si dovrà limitare ad usare unicamente quel rapporto.
Ci sono poi i telai da corsa
(spesso quelli più vecchiotti) con i forcellini curvati con in media
2/3 cm di corsa. Abbastanza da portare in tensione la catena. Questi
forcellini permettono il montaggio della ruota dall'interno
all'esterno, ma anche qui qualche limite di rapporto lo abbiamo.
Infine il telaio ideale:
forcellini dritti, dove la ruota si monta dall'esterno all'interno.
Possiamo usare qualunque rapporto portando sempre in perfetta
tensione la catena. Su questi telai possiamo montare i tendi catena.
Appendici, fissate al perno del mozzo della ruota,che fanno leva sul forcellino,
in modo da non perdere tensione sotto sforzo.
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