venerdì 5 giugno 2015

Il Telaio

Il Telaio è la bicicletta. Acciaio , alluminio, carbonio in decine di geometrie.

Convertita, è il nome che si da alle Scattofisso ricavate da vecchie biciclette da corsa. Il più delle volte in acciaio, ma si trova qualcosa anche in tubi di alluminio. Scelta obbligata per gli amanti delle vecchie linee e dell'eccellenza della fattura di una volta. La ricchezza dei dettagli di queste biciclette le rende a volte rare e costose. Modelli fuori produzione, arrivati a giorni nostri dopo migliaia di km, in condizioni impeccabili.
Effettivamente non li fanno più i telai come una volta...






La prima cosa da verificare è che i forcellini abbiano almeno 2/3 cm di corsa per il corretto tensionamento della catena. Successivamente si potranno smontare tutti i componenti. Normalmente ,se di proprio gusto, si riesce a mantenere Manubrio, Pipa, Ruota e freno anteriore, tubo Reggisella e Sella.
Guarnitura, Movimento centrale e Ruota posteriore con pignone fisso dovranno essere montati successivamente.
Sicuramente affascinanti e molto stilose, le si trova solitamente in buone condizioni estetiche, più saranno blasonate e particolari più salirà il prezzo...ma saranno comunque pezzi rari, più esclusivo di così...



In commercio troviamo tranquillamente telai in acciaio e alluminio con geometrie uguali a quelle dei vecchi telai da corsa, spesso di fascia medio-bassa e con i forcellini dritti tipo pista. La qualità dei tubi ed il metodo di saldatura non sono al pari dei “nonni”, ma sono sicuramente adatti ad un utilizzo urbano.
Alcune case ciclistiche offrono prodotti di fascia medio-alta, per chi vuole un telaio classico ma con materiali di qualità.






Il telaio tipo Pista ha geometrie decisamente accattivanti. Moderno, teso, incazzato, ciclisticamente più compatto dei telai da corsa. Molto più leggero della Convertita, è caratterizzato da un'impostazione di guida più nervosa.

I più hanno il tubo, che va dalla guarnitura alla forcella, piatto e alto, montano forcelle dritte anch'esse più larghe e piatte. Questi telai hanno riscosso un tale successo che ormai tutte le più grandi case ciclistiche producono almeno un modello destinato allo Scattofisso urbano.








Anche per il Telaio vale il discorso dell'utilizzo per cui è stato concepito. Usare in città un telaio pista in carbonio super leggero, rigido e concepito per fondi lisci, è una scelta molto discutibile vista la natura del fondo urbano. Rigidità, geometrie sollecitazioni sopportabili non sono state tarate per pavè, buche e gradini.










Il peso del Telaio di fascia medio-bassa non è molto allettante, ma offre una resistenza superiore. E' il meno rigido dei tre e solitamente, essendo il più economico, si inizia tutti così. Bisogna prestare molta attenzione alle dimensioni del telaio, più grande o più piccolo rende la pedalata meno efficace oltre costringere ad assumere posizioni innaturali. Le differenze di taglia possono essere corrette spostando avanti/indietro la sella o allungando/accorciando la pipa, ma in questo caso riusciremo a colmare differenze comunque minime.
I telai più corsaioli sono più “sdraiati”, l'asse verticale del mozzo posteriore è più lontano dalla sella , hanno un aspetto più basso e piatto degli altri. I telai compatti hanno il mozzo più vicino e solitamente montano forcelle dritte, appaiono più corti alti e compatti degli altri.

Ci sono differenze sostanziali in termini adattabilità dei telai, non tutti infatti possono essere utilizzati con un pignone fisso.
Sulle Fixed la catena deve rimanere sempre ben in tiro, questo pone un limite ai telai utilizzabili.
Sicuramente i telai da corsa con i forcellini posteriori dritti e verticali non sono adatti, tranne nel caso in cui azzeccassimo il rapporto giusto (numero di denti di pignone e corona). Il rapporto determina la lunghezza della catena. Ci si dovrà limitare ad usare unicamente quel rapporto.




Ci sono poi i telai da corsa (spesso quelli più vecchiotti) con i forcellini curvati con in media 2/3 cm di corsa. Abbastanza da portare in tensione la catena. Questi forcellini permettono il montaggio della ruota dall'interno all'esterno, ma anche qui qualche limite di rapporto lo abbiamo.





Infine il telaio ideale: forcellini dritti, dove la ruota si monta dall'esterno all'interno. Possiamo usare qualunque rapporto portando sempre in perfetta tensione la catena. Su questi telai possiamo montare i tendi catena. Appendici, fissate al perno del mozzo della ruota,che fanno leva sul forcellino, in modo da non perdere tensione sotto sforzo.





Nessun commento:

Posta un commento